Pratiche corporee per abitare il tempo e trasformare il bisogno
Presentazione
Un percorso interiore che utilizza il corpo come via di accesso alla psiche, per prendersi cura delle ferite più profonde e generare nuove forme di libertà.
Attraverso pratiche corporee mirate, l’esperienza propone di interrompere il flusso frenetico dell’agire quotidiano e trasformarlo in una dimensione abitabile del tempo, dove l’energia psichica può rigenerarsi invece di disperdersi nel bisogno continuo di soddisfazione.
Condotto da una psicoterapeuta e da un’esperta di pratiche, il laboratorio si configura come il primo passo di una ricerca da coltivare nella propria vita, un invito a costruire una presenza più radicata, consapevole e autonoma.
Finalità
- Entrare in contatto con il corpo come luogo di memoria e trasformazione.
- Riconoscere le ferite psichiche che alimentano il bisogno e ne ostacolano la libertà.
- Sperimentare pratiche corporee che generano energia invece di consumarla.
- Abitare il tempo in modo diverso, rallentando e radicando l’esperienza.
- Avviare un processo personale da coltivare nella quotidianità.
Argomenti e pratiche
- Pratiche somatiche per la percezione corporea e la presenza.
- Movimento consapevole e respirazione come strumenti di radicamento.
- Lavoro sul ritmo interiore e sul tempo abitato.
- Esplorazione delle dinamiche del bisogno e delle abitudini psichiche.
- Restituzione collettiva e simbolica dell’esperienza.
Destinatarie
Il laboratorio è rivolto a donne cis e trans di ogni età che desiderano avviare un percorso di consapevolezza corporea e psichica, trasformando automatismi e urgenze in ascolto, presenza e scelta.
Numero minimo di partecipanti
10 donne