Laboratori di consapevolezza al femminile
tra corpo, arte e trasformazione.

ORME è un percorso di laboratori di consapevolezza al femminile che intreccia pratiche corporee, artistiche e simboliche come vie di trasformazione personale.

Ogni esperienza nasce e si sviluppa all’interno di uno sguardo psicologico che guida il lavoro su di sé e tiene insieme i diversi linguaggi: dal corpo alla voce, dall’arte al movimento, fino alla fotografia e ad altre forme creative in divenire.

Il gruppo diventa uno spazio di risonanza e relazione autentica, in cui lasciare un’impronta e, allo stesso tempo, ritrovare la propria.

Percorsi di sé attraverso corpo, arte e collettivo – per una consapevolezza al femminile

Orme è un contenitore aperto di pratiche esperienziali al femminile che mettono al centro il corpo, la creatività e la dimensione simbolica come vie d’accesso alla psiche. Non è una rassegna di laboratori separati, ma un cammino plurale in cui ciascun incontro lascia un segno, apre uno spazio, deposita qualcosa che continua a lavorare dentro.

Il progetto nasce dall’idea che la trasformazione non avviene solo attraverso la parola, ma anche attraverso il gesto, l’immagine, il suono, il respiro, la postura, il ritmo, la materia. Ogni pratica artistica o corporea viene guidata e tenuta insieme da uno sguardo psicologico che ne orienta il senso e ne custodisce la profondità, facendo del percorso un lavoro su di sé, radicato nell’esperienza.

Orme accoglie e intreccia linguaggi diversi — dalla voce alla pittura, dal corpo in relazione al corpo che guarisce, fino a futuri approdi come la fotografia o il movimento creativo — senza gerarchie né rigidità.

Ogni laboratorio è un varco possibile: un modo per incontrare parti sommerse, per trasformare il bisogno in desiderio, per sciogliere retaggi culturali e immagini interiori, per ridefinire il proprio posto nel mondo e nella relazione.

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La dimensione femminile attraversa il progetto non come limite identitario, ma come spazio simbolico e politico in cui riconoscere, legittimare e trasformare ciò che storicamente è stato silenziato, colpevolizzato o reso invisibile. Il gruppo, in ogni tappa, non è uno sfondo ma una risorsa reale e simbolica: un luogo di risonanza, differenza e restituzione, dove ciò che si muove dentro può farsi immaginario condiviso.

Orme non chiude, apre.

È un percorso che procede per tracce, soste, immersioni e riemersioni. Un luogo in cui lasciare il segno e, allo stesso tempo, ritrovarlo.

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Emanuela De Bellis

Psicologa Psicoterapeuta

Sezione A dell'Albo dal 14/12/2009 con il n. 17439
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